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MOTOGP - GP D'AUSTRIA

Equilibrio instabile


"Zarco si accentra approcciandosi alla curva che segue le lunga piega a sinistra da fare in pieno in discesa. Morbido è in scia e prova ad allargarsi a sua volta ma intanto il francese inizia la staccata (forse un po' presto). Il contatto è inevitabile e violentissimo."

È il GP che segna il divorzio fra Ducati e Dovizioso (un errore, secondo me). Ma è anche il GP degli incidenti più spettacolari e pericolosi degli ultimi tempi. Ma facciamo una cosa nuova, partiamo dalle gare e andiamo in ordine cronologico.


MOTO3

I dolori del giovane Werther, alias Celestino Vietti. Povero Celestino, sgomita, spinge, tira e molla per la ventina di giri di gara del RedBUll Ring: parte 5o e finisce 5o. No. finisce 3o. No finisce sesto. Insomma, quando la Direzione Gara finirà di fare le estrazioni del lotto, sapremo in che posizione lo dobbiamo collocare e quanti punti nel mondiale prenderà l'alfierino del team Sky-VR46. E intanto lo vedi lì, affranto, nel suo box dopo aver passato qualche minuto in compagnia di Arenas (1o) e Masia (2o) nell'area podio e ti si stringe un po' il cuore. Intanto perché alla sua KTM manca velocità, poi per come si è fatto uccellare all'ultima curva e infine per il balletto delle penalità. Arbolino è 7mo, dietro (oltre la 10ma posizione) finiscono Foggia e Fenati. Intanto si conferma la pochezza dell'organizzatore e dell'efficienza del regolamento applicato circuito per circuito. La questione Track Limits va affrontata una volta per tutte.


MOTO2

Alla partenza esce fuori bene Luca Marini ma anche Bezzecchi. Le solite battaglie, poi Bastianini perde il posteriore in uscita di curva 1, viene disarcionato, la moto finisce in mezzo alla pista e innesca la carambola che vede Shyarin catapultato e sballottato come un pupazzo. Il botto è pazzesco. Mentre Enea si salva correndo verso la zona interna alla curva, il capitombolo del malese fa pensare male: per fortuna, alla fine, vengono escluse fratture. Verrà comunque portato in ospedale per ulteriori accertamenti. Stanno bene anche Farid Izdihar e lo spagnolo Edgar Pons coinvolti a loro volta nell'incidente. Naturalmente anche Enea sta bene.

Si riparte e Martin e l'italiano n.10 del team VR46 vanno via abbastanza facilmente. Poi Marini perde contatto dallo spagnolo a pochi giri dalla fine e finisce secondo a 2". Bravo comunque a recuperare da una posizione in griglia non all'altezza. Terzo Schrötter, staccato; 7mo Bezzecchi. Baldassarri 11mo, attardati Bulega, Manzi, Dalla Porta, Corsi e Di Giannantonio. Più duro di quanto mi aspettassi il tirocinio di Dalla Porta nella classe. Credo che anche Diggia debba cominciare a farsi delle domande sulle sue scelte. Un peccato buttare via tutto quel talento.


MOTOGP

Dopo il via, il gruppo resta compatto per parecchi giri nonostante i tentativi di Quartararo, Morbidelli e Vinales di spezzarlo con tentativi di sorpasso non particolarmente intelligenti.

Alla fine ci riesce Vinales in curva 1. I primi 4 allungano: Miller cede il passo a Espargaro, poi Mir e Dovi (in gestione gomme) . Dietro c'è Olivera seguito da Vinales, Rossi e Binder.

Altro incidente MOSTRUOSO con Morbidelli che centra Zarco alla staccata di curva 3. Le moto volano e per pochi centimetri non prendono Vinales e Rossi impegnati ad uscire dalla stessa curva.

In pratica Zarco si accentra approcciandosi alla curva che segue le lunga piega a sinistra da fare in pieno in discesa. Morbido è in scia e prova ad allargarsi a sua volta ma intanto il francese inizia la staccata (forse un po' presto). Il contatto è inevitabile e violentissimo. La moto di Johann tira dritto poi urta un rail interno alla pista, rimbalza e passa sfiorando il duo Yamaha ufficiale. Quella di Frankie vola piroettando e per pochissimi centimetri (letteralmente) non prende Vinales e soprattutto Rossi.

Bandiera rossa.

14.31, Si riparte. Quartararo dall'ultima casella.

Pol Espargaro ricomincia a remare come settimana scorsa, Olivera è invidioso, rema anche lui; il primo si allarga, il secondo scivola e lo centra all'ultima curva prima del rettilineo.

Poi è la volta di Rins: passa Dovi ma l'anteriore non tiene. Out. è un Elimination Derby!

-5 giri: Dovi allunga, Mir attacca Miller. Dietro, Binder rimane isolato mentre Nakagami rimonta Rossi per cercare la 5a posizione.

Ultimo giro. Ala fine Miller cede, Mir passa all'ultima curva (una piccola fesseria di Jack che fa la figura del pollo lasciando ingenuamente aperta la porta), Vale riprende Binder ma non riesce a passarlo, segue Nakagami.

Davvero veloci le Suzuki e le KTM, le prime spuntano fuori a sorpresa considerando il passato week end a Brno, le seconde sono una ottima conferma.

Vinales non pervenuto. Quartararo "grabba" un insperato 8vo posto. Il resto è mancia.

Indovinate quale è la miglior Yamaha di giornata: la peggiore, quella di Vale.

E indovinate chi è secondo nel mondiale ora a un soffio dal Diablo di Francia: Dovi. Veloce, intelligente, consistente, professionale. Cara Ducati, mi sa che, per dirla col poeta, hai fatto una bella cazzata!

Un po' come quella di Yamaha di qualche anno fa. Speriamo che vada meglio alle rosse di Borgo Panigale...

Intanto buone notizie dal centro medico per Morbidelli: effettuata la TAC, nessun problema. Morbido lascia il circuito con le proprie gambe.

Durissimo Vale sul comportamento di Zarco ("L'ha fatto apposta"). Forse troppo. È pur vero che molti piloti del mondiale sono troppo spesso sopra le righe. Oggi l'airbag ne ha salvati almeno due ma, in senso figurato e non, saper scendere dal videogioco per salire su una moto vera non è alla portata (mentale) di tutti.

LUDD



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