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MOTOGP - De Nuevo tu, dèjà vu?

  • Immagine del redattore: LUDD
    LUDD
  • 16 nov 2019
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 17 nov 2019

C'è sempre lui in pole, il paisà con la baguette al posto della ciriola. Poi c'è Marquez: non avevamo già visto questo stesso risultato da qualche parte?



La Strana caduta di Pecco Bagnaia in PL3 all'uscita dei Box: Improvvisamente si punta la ruota anteriore (per cause ancora da chiarire) e Pecco finisce scaraventato per terra con un trauma cranico (non ricorda nulla dell'incidente), un forte dolore alla spalla e al polso il sinistro, forse fratturato. Dichiarato "unfit", probabilmente non prenderà parte alla gara di domani.


Jorge Lorenzo si ritira: “ Avere Marquez come compagno di squadra non lo ha aiutato sicuramente, ma il distacco tra le loro prestazioni non lo collego direttamente a Marquez. ” (Dovizioso)

VALENCIA, 16 NOVEMBRE.

Rieccoci in pista!!

Intanto chiediamo scusa per essere stati assenti in questi ultimi giorni ma, come vedete, stiamo lavorando su alcune importanti novità: restate sintonizzati. Cercherò di riassumere brevemente (?!?!) quanto successo.


Che barba, che noia!... Si ma anche no.


Molto divertenti le qualifiche della #MotoGP di oggi: l'alternanza di "temponi" ci ha fatto stare sulla corda per tutto il tempo. Ma in verità lo sapevamo come sarebbe finita. I giochi, seppur in ritardo, sono ormai usciti alla luce del sole.

Quartararo è il più veloce sul giro secco. #Marquez si accoda ma "je rode"; #Vinales è forse più consistente sul passo gara ma alle #Yamaha manca un po' di motore; #Valentino fa fatica a gestire lo pneumatico posteriore; le #Ducati Ufficiali hanno tirato i remi in barca per concentrarsi molto sulla moto nuova e fanno soffrire #Dovi e #Petrux; Le #Pramc volano: quella di #Miller fino a quando non si distrugge la posteriore, quella di #Pecco (vedi foto) vola per aria; le #Suzuki sono molto veloci, in mano a piloti molto veloci ma che, secondo me, non sono in grado di fare la differenza; #KTM e #Aprilia annaspano in cerca del bandolo della matassa dello sviluppo decisivo.

Alla fin fin il cocktail funziona abbastanza nello sviluppo dinamico ma il risultato è sempre (o quasi) lo stesso.

E anche le domande per domani sono più o meno le stesse. Chi riuscirà a dare continuità di prestazione alla sua moto? chi sarà protagonista di un exploit? Chi riuscirà a battere Marc?

Ok, ci provo: vincerà il Cabroncito, seguito da Vinales; la lotta per la terza piazza la tengo aperta: diciamo che il nome del fortunato vincitore potrebbe uscire fra Quartararo, Mir, Rins, Morbidelli e Dovizioso.

Gli altri a "ciapar le rane col finfolo".

Il tutto con preghiera agli Dèi delle due ruote di smentirmi e di far vincere l'Aprilia di Espargaro davanti a Barry Sheen e Marquez che, in un incidente con la carrozza magica della Fata Madrina, si ritrova, per un vile sortilegio dell'infame maghetta, a guidare il triciclo custom del bimbo di Shining.

Ragazzi, la MotoGP sta diventando un tantino noiosa, continuo a vedere belle speranze infrangersi sul muro (costruito a sei mani) di Marquez. La mancanza di avversari, ad oggi, è lapalissiana e disarmante; a dimostrarvelo c'è il ritiro di Jorge.


"La moto per il momento non è fatta per il mio stile di guida, devo sempre guidare in maniera forzata e non naturale." (Lorenzo)


E qui arrivano le vere notizie.

L'annuncio del ritiro di Lorenzo e la riprova che il fattore "karma" esiste.

Qualche anno fa, nel momento in cui la #DORNA decise di metter fine al monologo di #Rossi, Jorge e Marc fecero in modo di darsi una mano. Botte da orbi in pista, entrate kamikaze e piccoli "tagliafuori", mutuando un temine cestistico che indica il frapporsi fra l'avversario e la palla affinché questi non arrivi a prenderla. Il tutto culminato con il fattaccio di #Sepang e la tolleranza zero verso Vale.

Ricordate sempre, quando visualizzate la sceneggiata di Marc in Malesia che di fatto regalò il titolo a #Lorenzo, che a fronte a tanta severità nei confronti dell'italiano, a qualcuno era permesso fermare la procedura di partenza perché gli si era spenta la motoretta, mettere in moto mentre tutti aspettano, ritornare indietro, riposizionarsi e fare un po' il cavolo che gli pareva anche in gara.

Insomma forse il Maiorchino pensava di aver trovato un amichetto. La verità è che Marquez sia simpatico solo alla famiglia Marquez e a qualche cugino imbornito (si scherza).

E che quando si tratta di gareggiare lui vuole solo vincere. In tutti i modi e a tutti i costi. In maniere a volte, come dire, socialmente pericolose.

Le parole di Jorge, in politichese, hanno un significato molto preciso.

Dal primo giorno in #HRC, Lorenzo è stato trattato in guanti bianchi ma come una "pezza da piedi" (alla faccia dell'amicizia). E la sua sconsolante avventura in #Honda confermava, chilometro dopo chilometro, che la moto è disegnata solo ed esclusivamente per Marc e che per guidarla devi imitarne lo stile, averne la sensibilità e i tempi di reazione. Insomma per guidare (e vincere) con la moto di Marquez, devi essere Marquez.

O un buon imitatore.

Ed è per questo che, qualche GP fa (ricordate?) sostenevo che l'addio di #Zarco alla KTM avrebbe potuto significare qualcosa.

Caro Jorge, quanto t'è costato quel mondiale del 2015... Un eccellente pilota, un campione che paga, per il dolore di tutti noi che amavamo vederlo duellare "por fuera" in pista, un eccesso di furbizia a scapito della lungimirante intelligenza.

Pensando al pilota spagnolo, alla sua conferenza stampa di addio e parafrasando Spalletti, mi viene in mente uno "Non escludo il ritorno"; ma alle condizioni di Lorenzo. E con qualcuno di grosso che gli creda ancora.


Ora, tornando a noi, chi sarà il vero avversario di Marquez? O, meglio, quale binomio potrà sfidare il sodalizio fra il giovinotto di Cervera e Honda?


A dopo, con le qualifiche da Interlagos!

Devo lavorare ancora su 'sta cosa dell'ubiquità...


THAT'S ALL, FOLKS!





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