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  • Immagine del redattoreLUDD

MOTOGP - GP D'AUSTRIA

Dove osano gli springbocks.



Pronti? Il cielo è nuvoloso ma si partirà in regime di Dry Race. E col senno di poi...


Si parte! Tutti lì nei primi giri, corto muso. Lecuona fa un salto in avanti di 6 posizioni, Bastianini di 4 ma con un contatto. Qualche goccia d'acqua ma nulla di preoccupante. Bagnaia conduce ma non se ne va. Marquez frena fortissimo alla 1 e alla tre.


Bussatina di El Diablo su Martin alla 7. Intanto Enea si deve fermare dopo aver perso la carena.


A -23 esce allo scoperto Don Fabio che fa una roba mostruosa in curva tre smerigliando all'esterno, in staccata, le carene di Marquez e Martin.

Quartararo brucia anche Pecco all'inizio del terzo settore, Pecco lo ripassa sul rettilineo. Bandiere bianche con croce rossa esposte: cade un po' più d'acqua.


A 17 giri dalla fine abbiamo Pecco, Quartararo, Marquez, Martin, Zarco, Mir in forte rimonta, Miller, Binder, Oliveira e A. Espargaro.


-14: I primi tre allungano sulle Pramac, Mir ha ripreso Zarco.


Bagnaia allunga nei primi due settori, i due dietro recuperano negli altri due: al momento questo è il "leitmotiv".


-10: cade Zarco in curva nove.


-9: Marquez decide che ha salvato abbastanza della gomma posteriore (è l'unico con la soft, lì, ve lo avevamo anticipato ieri), rompe gli indugi e passa Quartararo costringendolo ad andare lungo in curva 3. Adesso è in caccia di Pecco.


Ricomincia a piovere e Marc prova a passare il Ducatista: arrivano lunghi al tornantino, incrociano, lo spagnolo passa, poi ripassa Bagnaia.


-6: Cade Oliveira.


-5: Piove! L'acqua sembra arrivare dalla parte mista: tra la 7 e la 10. Primi cambi moto mentre Martin, Mir e Binder recuperano sui primissimi. Sono Miller e Rins a provare una specie di "undercut": montano le "rain" in anticipo.


Ora i primi sei sono tutti insieme: quello che succede al tornantino è pazzesco: frena Bagnaia, frena più forte Marquez, no, è Martin a frenare più forte, no perché arriva Quartararo dal nulla, frena più tardi di tutti, ne passa tre e si mette dietro al cabroncito che prova ad andarsene.


Piove sul serio adesso! Lo scroscio è paesante proprio nel terzo/quarto settore. E allora tutti dentro: Binder e Naka rimangono fuori sperando che smetta.


Gli ex leader cambiano moto e riescono. Appena spento il limitatore parte la battaglia fra Honda e Ducati. Bagnaia finisce lungo alla tre. Idem Quartararo. Marc riprova a scappare.


-2: Cade Marquez alla uno, nelle condizioni di pista a lui più congeniali.


Beh, in tutto questo casino sapete chi c'è adesso in testa? Binder. dietro di lui ci sono Espargaro, Lecuona, Marini e Rossi!! (Che detti cosi paiono una marca di liquori)


Ragazzi che spettacolo Binder! Guida sul ghiaccio con i freni freddi e le gomme di marmo. Un folle Dio nordico che cavalca urlante un mostro imbizzarrito sul permafrost della tundra siberiana!...


Forse troppo.


Dietro di lui si sviluppa una battaglia che ricorda una di quelle tipiche gare di "Giochi senza Frontiere" sull'acqua saponata: Lecuona, Marini, Rossi, Espargaro, Alex Marquez combattono fra loro ma anche per restare in piedi.


E mentre a Brad il pazzo "spinna" la ruota posteriore anche in 5a, col traction control e il gas parzializzato nell'allungo che va da curva tre al tornantino, arriva Bagnaia sulle rain, ne passa 7 in mezzo giro e si va a prendere il secondo posto proprio dietro al meraviglioso Binder che va a vincere con imbarcata finale e relativo brivido (gli vengono comminati 3 secondi di penalità per "exceeding track limits" ma non cambia nulla); poi arriva Jorge Martin e passa tutti gli "slickisti" nelle ultime 3 curve, seguito a ruota da Mir: finiscono rispettivamente 3o e 4o. Quinto Marini, sesto Lecuona, El Diablo brucia il Dottore all'ultima curva ed è 7mo, Vale 8o. Chiudono la Top Ten Alex Marquez e Aleix Espargaro.


MAMMAMIA! Col cuore in gola fino all'ultimo! Che gara!


Cerchiamo di ricomporci e facciamo un punto della situazione dando qualche voto.


10 all'abilità funambolica del buon Brad, 8 a quelli che, come lui, hanno resistito (ma non sono stati altrettanto efficaci) sotto lo scroscione con le slick. 9 a Pecco, Jorge e Mir che vanno fortissimo e sanno usare nervi e testa. 8 anche a Fabione Quartararo che dà spettacolo e comunque, alla fine, porta a casa punti preziosissimi per la corsa al titolo.


8 alla KTM. Sono bravi. Molto. E fortunati. Molto. La moto è davvero buona e il parco piloti è di buon livello. Nonostante le difficoltà che hanno riscontrato sul circuito di casa e alla luce di quanto visto oggi, si, 8 è il voto giusto, secondo me.


8 anche a Ducati. Non vincono ma solo per il folle, vincente azzardo di Binder. A Borgo devono capire perché quelli di Pramac vanno troppo spesso più forte ma a parte questo la moto è una gran moto.


7 alla Yamaha. Finalmente prendono una decisione sensata e allontanano Viñales. Come in HRC per la RCV con la tabella 93, la M1 va forte solo in mano a El DIablo, ma tanto basta. Sono primi nel mondiale piloti, che vuoi di più?


6 alla Aprilia. Aleix non va male ma è solo e, soprattutto, sembra che la moto sia un po' plafonata al momento. Aspettiamo sviluppi: vorremmo vederla davanti, gagliarda e battagliera come ad inizio stagione. PS: vi prego non mi fate vedere Maverik a Noale...


5 alla HRC. La moto va solo nelle mani di Marc Marquez. Alex, Naka e Pol remano. Controcorrente. E potrebbe non essere un male se...


...Se non avessimo assistito a un'altra gara buttata nel secchio da parte di MM93 che, peraltro, nel week end aveva azzeccato tutto. Un'ottima qualifica, un'ottima partenza scevra da scontri e toccate folli, la gomma morbida al posteriore, la tattica di gara. Era primo con margine, nessuno veloce come lui in quelle condizioni. Quella maledetta incapacità di ragionare...


Dopo la bella gara in Germania, sul suo Sachsenring abbiamo sperato in un rientro in grande stile e invece...


Io lo capisco che ai tifosi piace questa foga incontrollata, animale, questa grinta al limite dell'insensato (e oltre), questa famelica necessità di vincere ad ogni costo che lo porta troppo spesso a strafare, a overperformare, a sbattere contro gli avversari perché "Io so' io e voi nun siete un ca...".


Ma io non sono un tifoso. E sento di dover ribadire la mia (personalissima) opinione e dire che se avesse la metà della testa di Mir, tanto per dirne uno, oggi starebbe molto in alto in classifica. Forse a battagliarsela con Quartararo, più probabilmente a inseguire con Bagnaia, Mir, per l'appunto, e Zarco. Tutti piloti fortissimi, per carità, ma non del suo talento.


Di più: se Marc avesse la metà della testa di Mir, non avrebbe fatto la stupidaggine di cadere una seconda volta a Jerez nel 2020, non avrebbe riportato quella maledetta frattura e, soprattutto, non sarebbe risalito in sella subito dopo l'operazione per poi creare a sé stesso e alla HRC un danno lungo un anno e mezzo, il ritardo nello sviluppo della moto e il ritardo in campionato. E magari avrebbe già adesso un mondiale in più. Follia. Stupidità (anche di chi lo gestisce). Peccato.


Oggi Marc, il più grande talento motociclistico degli ultimi vent'anni e forse di sempre, non ha più neanche il carisma di prima. Lo rispettano meno. Le incazzature di Aleix Espargarò lo scorso week end e di Mir in questo, sono il sintomo che sempre più piloti oggi vedono Marc come uno degli tanti. Fortissimo, certo, ma non il marziano di qualche tempo fa. Ed è solo colpa sua. Chissà, chissà quanti altri mondiali potrebbe portare a casa, se riuscisse a resettare davvero tutto e ripartire da zero.


Quanto mi piacerebbe poter parlare a quattr'occhi con Meregalli...


That's All Folks!


A Silverstone!

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