Dal Tramonto al Carro.
"Basta poco per perdere Morbidelli e Rossi out praticamente subito, persi nella bagarre dei primi giri: Vale cade (male male), tradito dal lato destro della sua gomma anteriore alla curva del Rio (le mescole, lo ricordo, sono asimmetriche). In verità la visuale dall'alto sembra mostrare una piccola esitazione a cavallo del centro curva probabilmente è il Dottore a sbagliare: un pelo lungo e un pelo troppo veloce. E due peli fanno una prova, si sa."
Il tratto di pista che va dalla curva del tramonto a quella del carro è roba per cuori forti: un "rettilineo piegato" sulla destra da fare in pieno ma con circospezione perché la scia ti risucchia come un bacio con rifrullo e non c'è molto spazio per passare. Uno dei tratti "epici" del motorsport.
Si parte un po' in ritardo e la cosa mi disturba perché poi mi tocca correre per andare a Le Mans per gustarmi l'arrivo della 24h. Procedura di partenza accorciata.
Basta poco per perdere Morbidelli e Rossi out praticamente subito, persi nella bagarre dei primi giri: Vale cade (male male), tradito dal lato destro della sua gomma anteriore alla curva del Rio (le mescole, lo ricordo, sono asimmetriche). In verità la visuale dall'alto sembra mostrare una piccola esitazione a cavallo del centro curva probabilmente è il Dottore a sbagliare: un pelo lungo e un pelo troppo veloce. E due peli fanno una prova, si sa.
Franco invece (qualche momento prima) viene centrato da Aleix Espargaro cui occorre rifare la convergenza al cervello: non so dove volesse andare in quel frangente e in quella curva. Morbido non cade ma è costretto a un fuoripista e a ripartire da dietro.
I nostri risaltano sulle rispettive moto e provano la rimonta.
Ma intanto basta poco anche per vedere la pasta di Pecco Bagnaia che si mangia Vinales e cerca di scappare e, allo stesso tempo, gestire la gomma morbida al posteriore.
Miller si ritira a meno 17. Il problema non sembra di motore.
Morbido risale piano piano. Cade Rabat a 15 dalla fine.
Scende la benzina e salgono prestazioni e quotazioni di Suzuki e KTM ma non per Binder che cade davvero un po' troppo spesso.
Quatto quatto Quartararo s'aqquatta in quarta. Marca Pol Espargaro e aspetta il momento della zampata.
A Meno 11 si arrende Vale.
A meno 8 il paisà con la baguette è addosso a Espargaro che ha la moto che sbacchetta parecchio ma che ha uno spunto devastante. Intanto Nakagami prende Dovizioso.
In casa Avintia Racing rischia Zarco ma cade Rabat.
Pecco cade in curva sei. Perde l'anteriore nella piega a sinistra. Che peccato! Dominante fino a quel momento, per fortuna è illeso ma paga con la gomma che avrebbe dovuto dare più garanzie, forse una piccola distrazione nel cambio di direzione. Ma quant'è forte!...
La lotta col coltello in mezzo ai denti fra Quartararo e Pol Esp favorisce il recupero di Mir: e adesso sono in tre a ballare l'Alligalli. Mir Brucia Fabio.
Due giri al termine e Johan passa anche Pol, poi è il turno di Fabio che lo fredda la KTM n.44 alla Variante del Parco.
Intanto Morbidelli risale fino al nono ed è dietro a Dovi. Long Lap Penalty per la Yamaha n. 20 per aver superato troppe volte i track limits; Fabio non la vede e tira dritto. Pol virtualmente sul podio.
Vince Vinales (finalmente) e precede Mir e Espargaro. Tre i secondi di penalità comminati al francese che quindi scende giù dal podio.
Bene Nakagami che nel finale passa Marquez (benino ma nulla più); Jr, alla fine, porta a casa un discreto 7mo posto. Molto bene Oliveira che sul traguardo precede il giapponese in rimonta. Rins finisce 12mo, incolore. Lecuona scivola a poco dalla fine dopo una buona gara.
Dovi rimane primo in classifica generale con un punto su Maverik e Quartararo. Mir è a -4. Di questi è proprio l'italiano a sembrare più in difficoltà ... metterlo su una delle Pramac? Intanto il podio è tutto spagnolo con i nostri alfieri nel mondiale tutti out tranne Andrea.
La nota tecnica è sul motore della KTM. Mostruoso. Non troppo tecnico? Allora mettiamola così: al momento il rapporto fra coppia e potenza massima della moto austriaca sembra il migliore del lotto e ne guadagna in guidabilità . Ducati sembra ancora il più potente ma va gestito più con la manetta.
Il "pacchetto" Suzuki favorisce la seconda parte di gara: sono già diverse le volte in cui le moto di Hamamatsu risalgono la china nel finale. E sono sempre più vicini alla vittoria.
Nonostante qualche segnale incoraggiante in qualche gara, Aprilia rimane l'unica moto a non evolvere in maniera decisa; Bradley Smith finisce 13mo, troppo poco.
Consistenti, come detto, i passi in avanti di KTM e Suzuki.
Agghiacciante la situazione in casa Honda: in attesa del ritorno del Marquez giusto, la casa dell'ala dorata è quinta in campionato a -75 da Yamaha che, pure, non sembra la moto migliore del momento.
Per Honda è questione di Karma, l'abbiamo ripetuto tante volte.
Pramac costantemente più performante della casa ufficiale. Mi chiedo cosa abbiano in meno a Borgo Panigale. Fatto sta che Miller e Bagnaia sono, anche qui, più veloci di Dovizioso e Petrucci. Ma mentre Dovi si difende con la sua proverbiale intelligenza, Danilo è in palese involuzione.
Nel divertentissimo campionato del "ciapa no" i primi 9 sono in ventisei punti (Vale 9o). Parlando col linguaggio delle serie, il finale di stagione si preannuncia spettacolare.
E Marc?...
MOTO 2
Si corre in due puntate e in tutt'e due spunta la moto blu di Bastianini. Dopo sei giri con tanta italia in testa (bene anche Di Giannantonio, finalmente) arriva la pioggia che, anche se non copiosa, rende scivoloso soprattutto il settore uno.
Mani in alto. Ci si ferma.
Si riparte e si capisce praticamente subito come andrà a finire. Enea fa la "faccia da proprietario" e s'impone subito, dopo una partenza così così.
La svolta sta nella prepotenza su Marini poco dopo il secondo via. Un'entrata molto aggressiva sul 10 di VR46 che perde qualche posizione.
Da notare che Luca ha optato per gomme dure per la ripartenza e non so perché (forse ha finito le morbide); alla fine è 4o.
Nelle prime posizioni troviamo anche Schrotter, Bezzecchi e Vierge. Spunta Bez, con un ritmo superiore. Da dietro rinviene forte Lowes che brucia tedesco e spagnolo e agguanta il terzo posto.
Contatto fra Marcel e Xavi: non lo so, lo spagnolo (che cade) insulta il teutonico ma a me sembra, e forse sono prevenuto io, che Vierge, come molti suoi compatrioti, abbia un po' il vizio di far finta di non avere qualcuno al suo fianco mentre si difende cercando di occupare più spazio di pista possibile. Fatto sta che l'incidente era francamente evitabile e Vierge porta a casa 0 punti.
il Mondiale Moto2 al momento è una storia italiana: Marini davanti a Bastianini e Bezzecchi. Martin ancora fermo per il Covid. Speriamo che in DORNA continuino a fare buon viso a cattivo gioco...
MOTO 3
Aaaaah, Romano, se solo avessi usato 'sto cervello in TUTTA la tua carriera!... Per oggi, chapeau!
L'ascolano precede un eccellente Vietti e Ogura.
È battaglia serrata fin dai primi metri, come sempre. La n.13 del team VR46 guida il pelotòn difendendosi con ordine anche se rischia quando viene presa dal solito spagnolo (Fernandez, se non erro) in preda ad amnesia da freno alla staccata della quercia.
Alla fine tutto si decide nell'ultima tornata: e qui è fantastico Fenati a piazzare la zampata decisiva nella lotta all'ultimo sangue che vede coinvolti i primi cinque.
Decisivi proprio rettilineo e curvone: fra il Tramonto e il Carro. Arenas, Vietti, Ogura, Masia e Fenati sono divisi da millimetri. Alla fine sembra spuntarla Arenas che però stacca "molle" proprio al Carro. Vietti si butta dentro, piccolo contatto: ne approfitta Romano l'ascolano che infila i due e va a vincere davanti a Celestino e "Sorriso" Ogura che, nel frattempo si era messo in tasca l'iberico.
Brividi forti, standing ovation, podio per 2/3 tricolore.
Honda, come sempre, velocissima sul dritto, KTM e Husqvarna forse più equilibrate. Masia e Arenas respinti con perdite all'ultimo giro, Ogura a due punti dalla testa dell campionato. Vietti a -30 e spicci. Tutto ancora da giocare.
That's All, folks!
Al prossimo Week End!
LUDD
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