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MOTO GP - GP De Andalucia

Pesadilla española





Personalmente adoro la Spagna; ne amo la lingua, la cultura, mi piace molto il loro modo di vivere, di approcciare il mondo.

In compenso non amo la #DORNA e, d'altra parte, non amo neanche la #FIA... ma sono un vecchio acidone e mi sono guadagnato sul campo il diritto di esprimere le mie opinioni anche in modo caustico.

E per essere caustico, ogni volta che si va in #Spagna e gli spagnoli vengono dominati, godo.


La #Moto3 finisce con un romagnolo dagli occhi a mandorla che, nel nome del #Sic, porta a casa una bella vittoria per #HRC ma soprattutto per un team italiano.

Gara serratissima (accade sempre), Arenas cade (accade spesso), l'Italia non fa una brutta figura (accade raramente).

Un bel "Bravo" all'unic(a) Suzuki in sella a una Honda, quindi: bravo Tatsuki che precede l'arrembante #McPhee e un ottimo (ancora una volta) Celestino #Vietti.


Poi arriva la #Moto2 ed è una parata tutta italiana. Qui un eccellente #Bastianini precede #Marini e #Bezzecchi in una gara dominata dai tre dall'inizio alla fine. Luca gestisce bene le gomme e va ad attaccare Enea per la prima piazza; Poi la temperatura della moto n.10 sale e il fratello di Vale è costretto a mettersi in gestione.

Tutti i piloti sembrano aver fatto uno step nella confidenza con la moto: ho notato una maggior continuità nel toccare angoli di piega più estremi.

Di certo la pista era meglio gommata ma anche i piloti sono sembrati più orientati a testare i propri limiti. In questo senso è forse questo il motivo di tante scivolate con la chiusura dell'anteriore. Indagheremo.

Così così gli altri italiani: 9o #Manzi (primo delle MV Agusta), 12mo #Bulega, 18mo "#Diggia" Di Giannantonio. Out #Baldassarri, #Corsi e #DallaPorta che sta soffrendo un po' il passaggio di categoria anche se è sicuramente in buone mani: quelle della #Italtrans. Continua li dominio #Kalex.


È caldissimo quando entrano in pista le motone della classe regina. Troppo caldo. Troppo per l'attempato Valentino, troppo per Maverik che per passare il vecchiaccio per poco non gli viene un esaurimento nervoso, troppo per i bravissimi e sfortunatissimi Morbidelli (che era in zona podio prima della rottura) e Pecco Bagnaia, secondo in solitaria in quel momento. I loro motori cedono. Brutta botta. Ma la sensazione è che sono lì a battersela con i grandi e so che questo sarà uno sprone per loro e il trampolino per prestazioni sempre migliori. Forza!

C'è da dire che, finchè sono stati in gara, erano veramente una goduria da vedere. Pecco era addirittura più veloce di Quartararo, al momento del ritiro.

Per fortuna il fumo azzurro proveniente dai suoi scarichi non ha lasciato tracce sul circuito, niente olio e neanche moisture, a quanto pare. Ma che gara fino a quel momento!

Il paisà con le baguette prende il largo quasi subito e lascia Maverik, Rossi, Miller, Bagnaia, a battersi per il secondo posto. Dietro, ma benino, le #KTM nonostante la caduta di Binder al primo giro. Dietro, ma malino, le #Suzuki dalle quali, personalmente, mi aspettavo molto di più in questo inizio di stagione. #Aprilia NP. #Ducati malissimo, al traguardo arriva il solo #Dovizioso, 6o, ma almeno le due #Pramamc erano competitive.

La gara è un monologo del Francese mentre Rossi, che nei primi giri si guadagna il secondo posto, si trova a doverlo difendere dagli attacchi di Bagnaia, Morbidelli e poi Vinales.

Dei due italiani abbiamo già detto. Anche dell'esaurimento nervoso di Maverik.

Cosa rimane da dire? Beh potremmo parlare della caduta di Miller, molto veloce fino a quel momento, di come i team privati risultino più efficaci di quelli ufficiali, della considerazione che quello che avrebbe dovuto fare El Cabroncito, lo ha fatto El Diablo, del ritorno di Rossi sul podio dopo Austin 2019.

E invece parleremo di Rossi che, a 41 anni, non solo ha la forza di battere molti avversari e il caldo soffocante per issarsi 3o ma anche di Rossi che s'incazza, manda a quel paese la #Yamaha e i tre diapason sul comò che non fanno più l'amore con la figlia del Dottore e sputtana la casa giapponese ammettendo che con il suo capo tecnico, venerdì, rivolta la moto come un pedalino per creare un set up che sia più confacente al suo stile di guida.

Come a dire: "Visti i risultati, con Vinales sempre dietro a Quartararo, forse avete sbagliato il cavallino su cui puntare!".

Chi lo sa?

Di fatto Vale ha ragione. Professionalmente obbligato a seguire la via indicata dagli ingegneri giapponesi, alla fine perde la pazienza e dimostra loro che, per non averlo ascoltato, come minimo hanno perso una marea di punti negli ultimi mondiali.

E, ma questa è una mia fissazione, Vinales è veloce ma non un campione e nemmeno un vincente.

Vediamo cosa succede a Brno, e cosa succederà fra Jerez e Brno, perchè non so come queste dichiarazioni verranno prese in Giappone, ma di fatto provano che Jarvis è una marionetta, che Vinales non ha portato nulla al team in termini di sviluppo, che i "Maledetti Musi Gialli" di Toro B. Kelso sono dei dannati testadura, che forse (e dico forse) ci siamo persi molti duelli veri fra caproni e dottori, almeno fino all'arrivo di Fabio "Grampasso" #Quartararo.


Cosa rimane di questo #AndaluciaGP? Un caldo mostruoso, Il quarto posto di Nakagami su Honda LCR (Bravo!!), tanto, tanto tricolore. Compreso quello francese, frutto di un problema di daltonismo, visto che è associato a un nome italiano.

E rimarrà la Pesadilla Espanola (trad.: "l'incubo spagnolo"), l'incubo di una DORNA che oltre a fare i conti con l'infortunio di Marquez e la forzatura di renderlo abile per la gara (mi pare chiaro che non lo era) non vede sventolare una bandiera spagnola sul gradino del podio neanche nella gara di rutti tenutasi pochi minuti fa al ristorante Los Bujaccaros a pochi minuti dal circuito andaluso.

Chi ha vinto la gara di rutti? Ma io, naturalmente! Mica stiamo qui a pettinà gli alpaca controvento!


Amici, ci si vede a #Silverstone per la #F1 e a #Brno per il #motomondiale


That's all, folks!


LUDD


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