MotoGP - Lorenzo Dalla Porta è Campione del mondo
- LUDD
- 27 ott 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Moto3 - Il Gabbiano Jonathan Livingstone e la peristalsi.

Dio, che spettacolo Philip Island! Mi sono trovato molto spesso a immaginarmi su una 500 prima e su una MotoGP ora, a domare il "mostro" nella lunga discesa con piega a destra che, dopo il traguardo, ti accompagna al tornantone sinistrorso. E ogni volta ho avvertito, non troppo latente, l'urgenza di recarmi in bagno. Circuito da brividi, in una cornice pazzesca (vi basti vedere la foto) fra mare, cielo, ripide scogliere e infiniti tappeti verdi. Si torna a Philip Island, dunque, e torna anche Lorenzo Dalla Porta.
"E in tutto questo, con l'avversario per il mondiale a terra già nelle prime fasi della gara (avevamo previsto una qualche reticenza di Aaron Canet a gestire la pressione), Lorenzo accetta la lotta di gruppo e con una moto davvero ben messa, mostra i muscoli del capitano e la faccia da proprietario."
I gabbiani che accompagnavano i piloti nella piega destrorsa a perdifiato che segue il rettilineo d'arrivo continuavano a tornare e scappare ogni volta che i ragazzi della classe più piccola del motomondiale piombava da quelle parti. Alla fine credo che abbiano capito quale rapporto collega un uccello, la vicinanza ad una pista dove corrono questi pazzi e la peristalsi. I gabbiani sono tutti magrissimi, ora. Pazzia dicevo... si perché è evidente che un certo grado di pazzia contamina chiunque voglia, decida, avverta la necessità di indossare un casco e mettersi a fare il pilota, a prescindere dal numero di ruote, motori o pattini sotto al sedere. Ma se avete visto la gara di moto3, stanotte, avrete capito per quale motivo questi giovanotti, che in fin dei conti guidano degli zanzaroni ruotati multicolore, sono certamente fra i più folli. Fino a cinque giri dalla fine erano una quindicina a giocarsi la vittoria, compreso il leader del campionato Lorenzo Dalla Porta. Ed è un continuo gioco di scie, manette aperte, centimetri dall'avversario che troppo spesso diventano millimetri; poi staccate impiccate, sportellate, cadute, sfanculate varie. E in tutto questo, con l'avversario per il mondiale a terra già nelle prime fasi della gara (avevamo previsto una qualche reticenza di Aaron Canet a gestire la pressione), Lorenzo accetta la lotta di gruppo e con una moto davvero ben messa mostra i muscoli del capitano e la faccia da proprietario. Vince. Vince la gara regolando una "bandaccia" di pazzi sconsiderati col coltello in mezzo ai denti e vince il mondiale con due gare d'anticipo distruggendo l'avversario pezzo per pezzo. Nello sport questo tipo di atteggiamento si chiama "Killer Instinct", e il toscano lo sfodera con una maturità pazzesca e una freddezza esemplare. Grandissimo Lorenzo Dalla Porta. 22 anni. Campione del Mondo della Moto3.

Caro Lollo, ti auguro, e spero siano in tanti a farlo con me, una carriera meravigliosa. Complimenti a te e al team Leopard!
That's all, folks!
LUDD
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