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FUFFAFIFÌ, FUFFAFFÌ, QUINTALI DI PLASMA FUFFAFIFÌ, FUFFAFFÌ, INFORMAZIONE FANTASMA.

Diritto di opinione e strumenti interpretativi della realtà



Un donatore non puoi spremerlo. Si può donare il plasma non più di 4-20 volte l'anno (in base ai livelli di emoglobina del donatore). Con ogni donazione puoi aiutare massimo 1-2 persone. Numeri che non si addicono certo a terapie applicabili su larga scala.

Ho guardato attentamente gli ultimi video di ControTV: nella fattispecie, quello in cui Mazzucco accusa il mondo del pensiero unico di non utilizzare "Urbi et Orbi" la soluzione Plasma usata a Padova e Pavia per curare alcuni pazienti affetti da #Covid19 .

Sono una persona di mentalità aperta, un eclettico, mi piace sapere e, per quanto possibile, capire. Soprattutto quando si tratta di alcuni argomenti.


Non sono del tutto insensibile alle tesi "complottiste": se non altro aiutano nell'analisi della realtà secondo la "regola del decimo uomo uomo* enunciata in un famoso film che riguardava, guarda caso, una pandemia (una apocalisse zombie); in pratica la regola del decimo uomo funziona così: se nove di noi sono convinti che un pericolo non si manifesterà, il decimo deve trovare tutti i motivi per i quali invece quel pericolo è reale e imminente.


Mazzucco e i suoi sostenitori mi stimolano sempre a documentarmi. E grazie a un po' di ricerca e anche all'amica Raffaella, mi sono imbattuto in un post della Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani - ANBI che prova a spiegare perché non è, al momento, possibile procedere con l'uso del plasma su larga scala per impattare in maniera decisiva la pandemia in corso.


Prima di andare avanti voglio specificare la mia personale posizione sul tema: questo virus è "a base" RNA e questo comporta che il complesso delle sue mutazioni non sia perfettamente prevedibile in quanto la mutazione manca degli elementi di controllo e correzione tipici della mutazione (replicazione) dei virus DNA. Ergo, il vaccino che dovesse essere sintetizzato offrirà NECESSARIMENTE una copertura parziale contro il COVID19, un po' come succede per i vaccini antinfluenzali. Personalmente preferisco la scoperta di una cura rispetto al vaccino; ma se dovesse essere necessario non mi sottrarrò alla fatidica punturina.

In questo senso non so se le grandi aziende farmaceutiche ricaverebbero di più dalla commercializzazione di una pillola piuttosto che dalla vendita del vaccino.

Quanto al controllo delle masse siete/siamo già controllati a fondo.

Molti antivax che conosco giocano giochini divertenti sul web e diffondono i loro dati sensibili a Chicche e Sia. Si chiama Phishing e spesso avviene grazie all'uso "quick trap-tainment" con inoculazione di malaware e cavalli di troia (informaticamente detti anche "figli della medesima").

Resto vigile sulla possibilità, paventata ultimamente da qualche esperto (e da me in un precedente articolo), di una mutazione "autoimplosiva" o "suicida" del virus.


Detto questo, ecco il post originale dell'ANBI


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"L'isolamento del plasma (plasmaferesi - vedi figura ) ed il suo uso a scopi terapeutici è studiato da circa 100 anni. Quello dei sieri da ancor di più.

In questo caso specifico si tratta di Plasma ottenuto da persone che hanno superato la malattia e sviluppato anticorpi specifici che possono essere utilizzati per curarla (Convalescent Plasma).


Questo approccio è stato utilizzato ad esempio anche per combattere l'epidemia di Ebola del 2013 quindi niente di nuovo o rivoluzionario.

L'uso del plasma anche per la cura di Covid19 è cosa nota, dibattuta e sperimentata all'interno della comunità scientifica (sperimentata perché ogni malattia ha la sua storia e quello che funziona in un caso può non funzionare in un altro. Ad esempio il plasma non funziona per l'AIDS o l'Influenza).


In Cina le prime sperimentazioni risalgono al 20 GENNAIO:

I medici cinesi, venuti in Italia a darci una mano, ne parlano a FINE MARZO:

Inoltre se ne discute e pubblica anche su riviste scientifiche (ma non solo).

Premesso questo cosa si può dire di questa terapia per Covid-19?

I dati sono molto incoraggianti. Nella maggior parte dei casi si hanno miglioramenti senza, per ora, segnalazioni di particolari effetti collaterali (a differenza di quanto avviene ad esempio con alcuni farmaci come l'idrossiclorochina o l'eparina). Molto toccante poi il caso di Pamela e la sua gravidanza complicata dal Covid-19.

Perché dunque non si usa su tutti questa terapia?

Innanzitutto perché non è banale trovare donatori di qualità che abbiano tutte le carte in regola per dare plasma con un buon numero di anticorpi (questo numero varia inevitabilmente da donatore a donatore - puoi averne uno "buono" e un altro "scarso"), siano (uomini) in buona salute e abbiano tutti i requisiti previsti dalla legge che serve a tutelare donatori e trasfusi , tanto che lo studio Pavia-Mantova ha potuto arruolare un basso numero di donatori tra quelli candidati.


In secondo luogo perché un donatore non puoi spremerlo. Si può donare il plasma non più di 4-20 volte l'anno (in base ai livelli di emoglobina del donatore).

Con ogni donazione puoi aiutare massimo 1-2 persone. Numeri che non si addicono certo a terapie applicabili su larga scala.


La risposta immunitaria non sappiamo ancora quanto a lungo duri, ma con il tempo il titolo anticorpale (il numero di anticorpi specifici nel sangue) è destinato a scemare. Questo significa che questo approccio è efficace solo nel breve termine.

Se ci fosse un ritorno della malattia, avremmo una nuova produzione di anticorpi nei soggetti contagiati e, dopo circa un mese dalla sua riesplosione, avremo di nuovo del plasma utilizzabile (siamo convinti che sia una buona strategia?).

Trasfondere plasma crea uno squilibrio nei processi coagulativi di per sé già compromessi da Covid-19. Non è detto quindi che per tutti i pazienti si possa procedere col trattamento.

Quindi?

Quindi servono i biotecnologi. Servono per trasformare questo approccio, che funziona nel breve termine su piccola scala, in uno che funzioni su larga scala nel lungo termine, per vederci pronti ad intervenire il giorno 0 quando il SARS-CoV-2 si ripresenterà alla nostra porta. E, c'è da crederci, si ripresenterà.

Sia chiaro, non lo dice solo l'ANBI, lo dice anche l'AVIS e tutti coloro che operano nel settore. Come sempre, meglio credere a loro che a whatsapp.

In particolare, su questo tema, segnaliamo i bellissimi interventi di Guido Silvestri e Enrico Bucci."

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Quindi BigPharma (che ricaverebbe miliardi dalle aziende a lei collegate che progettano e producono i macchinari che effettuano l'estrazione del #plasma) forse non c'entra una mazza. E a quel punto forse neanche DeepState, che va a braccetto con BigPharma (a seconda della versione complottista che si sceglie di sposare).


Ad ogni buon conto, non credo sia così che si fa giornalismo. E di sicuro non è così che si danno le notizie. Un vero giornalista non fa supposizioni ma tende a dare risposte (CIRCOSTANZIATE e COMPROVATE) o a fare cronaca (se è un cronista); altro è formulare (legittimamente) delle ipotesi e dare delle opinioni. Ancora altra cosa è sparare a zero sul sistema nefando e corrotto usando allo scopo qualunque argomento.


Nel video che tratta la plasmaferesi, per esempio, Mazzucco non mostra completamente le risposte di Franchini e De Donno, i due medici intervistati (da qui il titolo che, parafrasando Elio e le Storie Tese, parla di "Ricercatore Fantasma").


Nel "pezzo" di Affari Italiani preso a ispirazione per gli strali di Contro.TV e ancor di più nel servizio, si parla di "speranza", di "sperimentazione" della metodologia in oggetto; si auspica che il procedimento sia implementato e adottato al più presto e su larghissima scala ma non si fa cenno a una cura risolutiva, si offre, semmai, assistenza a chi si volesse associare alla ricerca (minuto 2.49) e comunque si parla di protocollo e terapia, NON di cura.


Quindi, carissimo, informatissimo Mazzucco (senza polemica), la Sua voce, grazie al web, arriva a tantissime persone e il popolo ANTI-VAX La segue come un vate in quanto portatore di verità assoluta. Forse sarebbe bene specificare, ogni volta che va in onda, che Lei sta dando una sua opinione e non sta esprimendo un giudizio universale. Perché Lei e il gruppo di giornalisti, scienziati, opinionisti, influencer e gente comune che La segue e che a vario titolo "viralizza" la Sua parola vi assumete una RESPONSABILITÀ enorme nel caso (quand'anche remoto) che vi sbagliaste.


In condizioni drammatiche come quella che stiamo vivendo, le persone in difficoltà (cognitiva, culturale, di salute) hanno la tendenza ad aggrapparsi a qualunque fonte possa dar loro una speranza. E Lei sembra voler spacciare speranze dandole per certe quando non ancora accertate. Personalmente trovo scorretto questo modo di fare comunicazione. Non c'è NULLA di sicuro in quello che asserisce con tanta veemenza (i protocolli allo studio sono tanti e molti di questi sembrano essere promettenti) per di più Lei tralascia e/o omette alcuni stralci e alcune informazioni (forse una serie di piccole dimenticanze), che abbasserebbero di molto i toni della polemica fino, forse, a renderla sterile e inopportuna.


Mi piacerebbe, in questo senso, che oltre a citare il pezzo di AFFARI ITALIANI, dichiarasse apertamente anche che il servizio che manda in onda NON È di quella testata ma della tanto odiata informazione mainstream, quella del pensiero unico: infatti è un servizio tratto da "#Petrolio", rubrica giornalistica di #RAI2.


Un esempio? Lei omette di mostrare il pezzo in cui il dottor Franchini dice che di 100 donatori potenziali, solo 20 hanno anticorpi efficaci contro il virus (e torniamo al post dell'ANBI). E omette di citare l'AVIS che si è fatta lartice della richiesta a tutti i suoi iscritti di donare più plasma possibile per implementare il protocollo. Insomma, l'informazione che Lei dà è, direi, "selettiva".


La verità... ho idea che la Sua verità sia tanto apocalittica quanto parziale. E forse un tantino distorta. È innegabile che qualcuno si arricchisce e aumenta il proprio potere approfittando della crisi e del malessere della gente. È sempre stato così: nelle pandemie come nellecrisi economiche, come nelle guerre. Quanto alle lobby, beh la stessa democrazia è, in fondo, un sistema che autorizza una lobby ad esercitare un grande potere, se ci pensiamo bene.


Resta il fatto che l'informazione omissiva e distorta non cura quella mendace che Lei sostiene di riscontrare. Vi si sovrappone. E ci si confonde.


Diceva mio padre che se non hai nulla da dire o se non sei proprio sicuro di quello che vuoi asserire, forse è meglio non parlare, o almeno cominciare/limitarsi a chiedere. Ed omettere i "salti logici" (aggiungo io).


Ma mi voglio togliere una curiosità: vado a vedere se parla anche dell'Ozonoterapia e quanto sia applicabile nel combattere il virus (cosa di cui parla WIRED, altro strumento mainstream se non ricordo male). Ricerco su google utilizzando chiavi di ricerca #controTV, #Luogocomune, #Mazzucco, #ozonoterapia... in prima pagina non c'è niente ne' di contro.TV ne' di Luogocomune.net forse un problema di SEO. Cercherò meglio col motore di ricerca interno di luogocomune ma mi sembra di riscontrare solo citazioni da organi di informazione mainstream all'interno del forum.


Mah, comincia a salire il complottista che è in me e mi chiedo: CHI C'È DIETRO CONTRO.TV E I SUOI SOSTENITORI? E CON SOSTENITORI INTENDO QUELLI CHE NON SI ABBONANO A PAGAMENTO: un gruppo anti-ozonisti? Forse lei rappresenta SMALLPHARMA o una lobby di omeopati?


Indagherò.


THAT'S ALL FOLKS!

LUDD


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