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COMPLOTTISMO E RESPONSABILITÀ

Aggiornamento: 27 mag 2020

Bisogna imparare ad usare cautela quando si condividono certi contenuti. E imparare ad essere scevri dall'effetto "tifo".



Ronald Imhoff è professore di Psicologia Sociale e Psicologia Legale alla Università Johannes Gutenberg di Mainz (Magonza), Germania.




Vorrei condividere con voi l'articolo che ho linkato qui sopra. Mi sembra di poter dire che dia una visione abbastanza fedele, ancorché non esaustiva, del fenomeno del complottismo.

Ma ci sono alcune note che, a titolo meramente personale, vorrei aggiungere.


1 - L'articolo è scritto in un italiano corretto. Il che vi mette al sicuro da chi diffonde pseudo-notizie senza poter vantare un'adeguata scolarizzazione. Badate bene, qui non si contesta l'intelligenza della gente ma la possibilità di interpretare CORRETTAMENTE notizie scientifiche comprovate.


2 - Non si menziona la ridda si "buiaccari dell'informazione" che, facendo leva su menti culturalmente impreparate, malcontento, senso di abbandono e/o invidia, per ogni clic che mungono da questa platea portano a casa un briciolino di notorietà in più o un soldino in più. SCIACALLI.


3 - Non si evidenzia mai abbastanza il concetto di RESPONSABILITÀ SOCIALE dell'informazione.


Ogni volta che diffondiamo una notizia non confermata/verificata spacciandola per VERITÀ ASSOLUTA rischiamo di creare un danno irreparabile a qualcuno.


Faccio un esempio.


Diciamo che Carlo crede di aver scoperto una cura contro il cancro perché (chimico dilettante) in un suo esperimento nel garage di famiglia ha osservato che la sostanza "x" scioglie le cellule tumorali rinvenute in un cercopiteco nano. Siccome non si fida delle istituzioni scientifiche mondiali, pubblica la "notizia" su Facebook, si affida al tam-tam dei social e la novella, diventando virale, raggiunge gli occhi e la mente della signora Maria, casalinga di Voghera.

Ora, la signora Maria è molto legata al cugino Giorgio, affetto da una grave forma di tumore ai polmoni e gli dice. "Guarda Giorgio, il signor Carlo ha scoperto una cura contro il cancro ma siccome viene boicottato dai media "mainstream", questa cosa te la posso riferire solo a voce e girandoti il suo post su Facebook."

Il povero Giorgio, che farebbe di tutto pur di guarire dal suo incubo, va dal signor Carlo che gli inietta una soluzione contenete una certa parte del composto "x".

Ma il composto "x" è una soluzione concentrata di acido cloridrico (acido muriatico) che, forse, impatta la massa tumorale ma allo stesso tempo uccide il povero Giorgio.

A questo punto il signor Carlo verrebbe accusato (quantomeno) di omicidio colposo e la signora Maria, casalinga di Voghera, ne sarebbe complice inconsapevole perché, pur in buona fede, grazie alla sua totale ignoranza e alla mancata verifica delle informazioni, ha permesso che un pazzo mitomane iniettasse alte concentrazioni di acido cloridrico in un essere umano.


L'informazione scientifica è importante quanto il dibattito scientifico: da questa combinazione nasce la scoperta.

Al contrario, la pubblicazione sui social di "straordinarie scoperte" come di "incredibili notizie" senza il vaglio della comunità scientifica, senza citare delle vere fonti, sono scorciatoie sensazionalistiche nelle quali si fa abuso di allusioni, salti logici, manipolazione di notizie locali e parziali. E spesso sono devianti, inutilmente destabilizzanti e pericolose.


Il più delle volte si tratta, come detto, di idiozie pubblicate per acchiappare un clic, altre volte si tratta di mitomani in cerca del minuto di fama, in altri casi, purtroppo, si tratta di manipolazione dell'opinione soprattutto da parte di una certa destra forcaiola e delatoria che ha mutuato il linguaggio comunicativo dei primi vagiti pentastellati: ricordate quei post del tipo "Il cugino di Cossiga fa l'usciere a Montecitorio, guadagna 42.000 € al mese e vive gratuitamente in un attico di Piazza di Spagna contornato da 42 Vergini! Condividi se sei indignato!"? Ecco, siamo lì...


Mi chiedo, a proposito di complotti, (e qui vorrei la vostra attenzione) perché non si parla dello "scandalo" della Segreteria Generale dell'OMS manipolata dal governo cinese (vedi Report: https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Disorganizzazione-mondiale-b8ed1cc8-5ae5-436f-925b-22812f52371d.html)?

I veri complotti esistono basta puntare su quelli giusti.


Che poi, se ci pensate bene, non esiste una vera e propria contrapposizione fra Informazione e complottismo perché, ahimè, quest'ultimo fa leva sull'effetto "tifo" e cioè l'accettazione fideistica del costrutto che la propria "squadra" sia il meglio e tutti gli altri siano delle capre ignoranti. Lo stesso dicasi per la dicotomia scienza-complotto perché la prima, per definizione, rimane aperta e ricettiva a soluzioni alternative, il secondo è cieco alle tesi altrui e basato su diffidenza e scetticismo.


Sta di fatto che si, come abbiamo detto in altri articoli, in ogni situazione di "crisi" qualcuno guadagna e qualcuno perde. Me è un refrain vecchio quanto la storia che nessun complottista potrà mai abbattere. Forse se, come razza, dessimo il via a un vero progresso basato sul costrutto e non sulla polemica... "You may say I'm a dreamer" direbbe qualcuno.


In conclusione: la manipolazione dell'informazione, a maggior ragione quando parliamo di scienza, è una pratica socialmente irresponsabile e mette tutti a rischio.


Chi non sa nulla di scienza, farebbe bene a non assecondare notizie non confermate e non verificate (come le 30mila bambine usate come cavie da Bill Gates e consorte per la sperimentazione di un vaccino contro il papilloma virus: una delle 1000 bufale che girano sul web). Se non hai gli strumenti per comprendere ciò che ti viene detto, se non sai cosa sia un cluster temporale-spaziale, se non sai la differenza fra il vaiolo e la SARS, NON CONDIVIDERE!

Come minimo eviterai di fare una sciocchezza e renderti moralmente complice di un danno grave quando non di un reato.


Pregando qualunque Dio che, nel leggere vi si attivino neuroni e sinapsi, ringrazio per la pazienza.


LUDD


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