F1 - SHAKE! SHAKE! SHAKE!
- LUDD
- 20 feb 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 20 feb 2020
Sono cominciati i Test di Barcellona.
Nessuna bandiera rossa, nessuna rottura, si è proceduto con qualcosa che chiamerei "Fast Shake Down": un controllo generale della vettura, un check dell'aerodinamica con l'uso di griglie di sensori (che stasera useremo nel paddock per il barbecue di inizio anno) e vernici fluo, il tutto tenendo sempre un buon livello di prestazione
Era il 1976 e i KC & The Sunshine Band suonavano "Shake Your Booty" (Sculetta!) in tutti i colorati prime time show d'America.
Oggi i ragazzotti della F1 canticchiavano allegramente questo motivetto mentre le loro vetture sculettavano qua e là lungo il Circuit de Catalunya.
Primo giorno di scuola: maestri, genitori e scolari tutti carini, lavati e pettinati come si conviene. I bambini ricchi col profumo di papà e lo sguardo strafottente di chi la sa lunga, gli altri dietro a sbuffare nella speranza di farli secchi, una volta o l'altra.
Ecco, sarà per l'altra perché i bulli in grigio hanno fatto un bel lavoro e si vede subito. La macchina è bella, veloce da subito e affidabile.
In verità sembrano tutte parecchio affidabili. Nessuna bandiera rossa, nessuna rottura, si è proceduto con qualcosa che chiamerei "Fast Shake Down": un controllo generale della vettura, un check dell'aerodinamica con l'uso di griglie di sensori (che stasera useremo nel paddock per il barbecue di inizio anno) e vernici fluo, il tutto tenendo sempre un buon livello di prestazione. Poco altro da raccontare, in verità, se non un paio di escursioni fuori pista di Max (sempre alla stessa curva, quella che porta alla chicane prima del rettilineo), Leclerc che tiene l'ala su anche nelle zone di DRS, un po' di racing da parte di Sainz che non fa passare Max manco quando giocano a supermariokart, le nuove livree, Il tempone di Perez che per molto tempo è rimasto a pochi millesimi dai due grigi e che comunque finisce la giornata col terzo tempo.
Miglior crono 1.16.976, un secondo e mezzo circa sotto al tempo di Ricciardo nel 2018. E oggi andavano piano...
A MUSO DURO
In attesa della rivoluzione del 2021, le vetture hanno mantenuto, a una prima occhiata, molti dei concetti di base dello scorso anno. Dal punto di vista aerodinamico fa sempre più scuola la visione di RedBull di una vettura molto "picchiata" sull'anteriore, in questo senso le monoposto sono tutte uguali. Passando al particolare, tre sono le zone interessanti.
In virtù della citata "picchiatura", la macchina si disegna a partire dal muso e in funzione della meccanica delle sospensioni: migliore l'anteriore, migliore tutta la macchina.
E qui, come accenniamo nel titoletto, lo scontro si fa duro.
In linea di massima abbiamo due evoluzioni: il muso a padella di Mercedes e Racing Point e i "piselloni" di Ferrari & company. Proprio in questa zona, molto curato lo studio dei flussi da parte della RedBull che si traduce in una serie di condotti interni che dovrebbero ottimizzare grip e utilizzo gomme.
Una via di mezzo sembra essere quella imboccata da Renault che rinuncia al "pisellone" ma si sa, i francesi sono quelli che hanno inventato il detto "Non importa averlo grosso, l'importante è saperlo usare" (si scherza (?)).
Interessante la zona compresa fra l'asse anteriore e l'attacco delle pance. Qui gli aerodinamici si sono scatenati con florilegi di deviatori di flusso, scivoli e forchette che devono pulire l'aria che andrà a scorrere sulle pance. E anche su queste ultime si è lavorato un bel po' (in particolare in casa Williams), sia per ottimizzare i flussi e lasciarli puliti e fluidi, sia per affinare il raffreddamento dei pacchi radianti.
Anche gli scivoli e le ali posteriori hanno subìto qualche intervento ma qui, sembra esserci più "conseguenza" che innovazione. Nel corso del pomeriggio molta vernice è stata usata per verificare l'efficacia dei posteriori di Alpha Tauri (Toro Rosso per i nostalgici) e Williams.
Sempre più stretta (in generale) la zona intorno alla parte finale della trasmissione e in definitiva tutte le vetture sono sembrate più snelle.
IN PRATICA
Si apre una settimana di prove e controprove, nella quale si spera di assistere a una generale convergenza dei tempi sul giro.
Le varie interviste ci diranno chi sta lavorando su cosa e sarà bene osservare l'indice di nervosismo dei muretti per capire chi sta andando bene e chi dovrà correggere la rotta in maniera sostanziale.
Personalmente, cercherò di capire quale sarà l'utilizzo delle gomme e chi sarà costretto alle mescole più morbide per fare un po' di "fumo".
Certo, Mercedes si è presentata alla grande (e d'altra parte quelli tedeschi sono!), tuttavia non escludo qualche sorpresa.
A guardare i camera car oggi le macchine sembravano sottosterzanti e nervosette al posteriore, in particolare Ferrari nei "flip-flop" e Redbull sul cambio di direzione secco.
Staremo a vedere.
Intanto diteci qual'è la monoposto di quest'anno che più vi piace!
That's All, Folks!
LUDD
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