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  • Immagine del redattoreLUDD

F1 -GP D'UNGHERIA

Stette la spoglia immemore Orban di tanto spiro.



I mondiali si vincono anche senza vincere ogni singola gara. Se il fresco della domenica ti ha cambiato le carte in tavola per quanto riguarda le prestazioni della vettura, non è che devi inventarti "Cthulhu" per vincere per forza. Magari Charles non avrebbe vinto, ma con una strategia che non fosse la trasposizione di un romanzo scritto a quattro mani da Lovecraft e Steven King, magari sarebbe arrivato sul podio e si limitavano i danni, sant'iddio!


La Fredda Cronaca

Parte bene Russell con le rosse, bene anche Norris che insidia Leclerc che si difende bene e insieme al compagno vanno all'inseguimento del britannico sulle gialle.


9o Il muretto Mercedes segnala un inizio di drop delle gomme e tiene aggiornati i piloti sul meteo. (Non sia ma si fossero scordati gli ombrelli)


10o Verstappen e Perez si disimpegnano bene con le Alpine e vanno a braccare in 3 giri Hamilton e Norris che lottano per la 4a. Con Lewis che sembra incastrato come con Gasly a Imola.


12o Hamilton fa la sua mossa a fine rettilineo Norris cede e ne approfitta Verstappen che nel frattempo si era appropinquato e infila un Lando davvero in difficoltà.


13o Tanto che Perez lo passa sul rettilineo come se fosse una vettura di F2 (quasi).

"Fail 20" sulla vettura di Max. Sta perdendo su Hamilton.


15o Norris ai Box, Leclerc ha DRS su Carlos e chiede strada. Le morbide tendono a cedere e incombe il percolo di pioggia nel giro di 20 minuti.


16o Reset sulla macchina di Verstappen, annullato l'alert di prima (il fail 20 di cui sopra), ha ripreso a girare e ha ripreso Hamilton


17o Russell e Verstappen pittano. Bella battaglia fra la 1 e la 3 fra il rientrante Russell e Ricciardo.


18o Rientra Sainz. Altra vaccata dei ragazzi del Box per Carlos che perde millemila secondi e rientra dietro chiunque. E allora sparateci direttamente sui maroni...


E comunque le gialle sono durate come le rosse (??).


19o Pitta Perez che rientra nel traffico.


20o Rientra Hamilton. Gialle.


21 Perez passa Bottas in staccata alla 1.


22o Verstappen svernicia Ocon sul rettilineo.


23o Leclerc in. Cambio regolare (almeno per lui). Anche Alonso al cambio e va sulle bianche (occhio!)


Russell, Leclerc, Sainz, Verstappen, Ocon, Hamilton, Perez, Norris, Bottas, Zhou.

Sulle dure, al momento, ci sono Mik Schumacher, Magnussen e Alonso.


24o Ocon cambia e rientra giusto in tempo per mettere in difficoltà Alonso che si difendeva da Ricciardo. Tanto che Daniel approfitta della battaglia fra i due, li infila come polli allo spiedo e li saluta. E Alonso vorrebbe mangiarsi il compagno che per l'ennesima volta lo mette nelle peste.


27o Leclerc in zona DRS su Russell. Verstappen sta andando a prendere Sainz.


28o Russell in crisi subisce l'attacco di Charles ma non lascia spazio in esterna alla 3. (rosicone).


30o L'inglese è davvero un po' sporco nella sua difesa. Come sempre: se lo può fare lui, devono poterlo fare tutti.


31o Alla fine Charles ce la fa in esterna di curva 1. Gran sorpasso. Vettel brucia Alonso per l'11ma posizione. Allunga Leclerc, qualche goccia di pioggia, Sainz va in DRS zone nei confronti di Russell.


35o Si gira Tsunoda alla chicane con gomme nuove, alla stessa chicane finisce lungo Vettel (primi effetti della pioggia?)


37o Carlos mostra i soliti limiti in attacco. Non passa Russell (a pari gomme) e subisce il rientro di Verstappen.


38o Adesso si scivola: soprattutto fra la 2 e la 6. Si preparano in RedBull: box per Verstappen. Potrebbe essere un errore se dovesse piovere.


39o Chiamano dentro Russell in marcatura su Max e "Box, box box" anche per Leclerc.


40o Che pitta e... bianche per Charles (???)


41o Perez lascia passare Verstappen. Che passa Leclerc. Bravo Rueda, ancora una volta.


42o Si gira MAX! alla penultima curva. Non ne approfitta Charles, che lo ripassa e Russell che nella confusione passa Perez ma non l'olandese. L'orange si rigira e riprende la via della pista come nulla fosse.


43o Ancora un cambio per Perez. Intanto il campione del mondo ha ripreso Leclerc. Davanti ci sono Sainz e Hamilton (a 3,8 secs dallo spagnolo).


45o Max distrugge Leclerc e se ne va. Hamilton recupera su Sainz.


47o Ricciardo ai box e anche Carlos, che monta le rosse: ancora Uno stop orrendo per lo spagnolo e 23 giri da fare con le morbide.


Seguono imprecazioni e blasfemie varie e democratiche.


50o Stroll passa Ricciardo dopo un contatto alla 3 al giro precedente. Vettel passa Zhou più o meno allo stesso tempo.


54o Hamilton rientra per montare le rosse. Max conduce il GP.

Leclerc si difende con le unghie e con i denti da Russell ma alla fine si deve arrendere. Le bianche lavorano come se fossero di marmo intriso d'olio d'oliva su una pista di ghiaccio.


55o Richiamano Charles e montano le rosse. È dietro a Perez e c'è rischio di pioggia. Io sono senza parole.


60o Hamilton va a prendere Sainz.


62o Hamilton ha preso lo spagnolo. Sarà un sorpasso facile.


63o E infatti... Intanto Leclerc fatica a prendere Perez.


64o Hamilton In coda a Russell.


65o Finta all'esterno di curva uno, incrocio di linea, Hamilton brucia il compagno e passa secondo.


66o Stroll fa passare Sebastian.


68o Bottas fermo col motore rotto. VSC. Nessuno ne approfitta


69o Fine della VSC ma ora piove (troppo tardi!).


Finisce facile per Max: Verstappen, Hamilton, Russell, Sainz, Perez, Leclerc, Norris, Alonso, Ocon, Vettel.


La Povera Disanima

Nel riassuntone della prima parte di stagione troverete una mia considerazione (stavolta non in rima) in cui sostengo, in soldoni, che occorre stare molto attenti alla Mercedes.


Quanto mi scoccia avere (quasi) sempre ragione!


Prima di passare ai temi scottanti: Max super. Che je voi dì?! Perfetto nei sorpassi, velocissimo, assistito alla grande da mamma stra(s)t(r)ega: parte decimo, si fuma pure il suo stesso testa-coda e vince con la pipa in bocca. Chapeau.

Un'errorino di strategia per Russell, favorisce Hamilton per il secondo posto sul podio ma George è uno stra-pilota: veloce, cattivo, deciso, intelligente. Ci farà divertire molto.

Carlos, come diceva Henry Binotter, sta prendendo le misure alla sua F1-75. Secondo me ha il vizio di impiccarla un po' troppo. La macchina ruota ("rotates" dicono i tecnici

britannici ruota intorno al suo asso verticale) in maniera equilibrata di suo, serve farla scorrere per sfruttarla appieno.

Benino Norris che legge meglio le novità portate da McLaren; così così le due Alpine anch'esse vittime delle gomme bianche; così così anche Checo che pare un po' rassegnato, ultimamente.

Benino le Aston Martin.


Capitolo (lungo) Ferrari.

Partono con le gialle e reggono in scioltezza il passo di Russell con le rosse.

Figo, pensi, il passo gara con le gialle era eccellente, li facciamo cambiare tutti prima e ci teniamo il vantaggio di andare più lunghi con due set di medie prima dell'ultimo cambio così, se piove (come sembrava dovesse accadere), abbiamo forse un cambio in meno da fare e comunque, alle brutte, mi tengo buone le rosse quando la pista è più gommata.


Troppo facile.


Inaki decide (nonostante il feedback almeno di Charles) di far cambiare le gomme nei giri di quelli che hanno montato le rosse. E rimani un po' perplesso.

Poi decide di continuare la marcatura anche a parità di gomme (e allora perché non hai sparigliato con Charles che ti dice che si sente a posto ed è in testa??)

No. Lo richiamano e gli montano le marmette tonde del giardino di casa Rueda. E con questa "magia", la n.16 diventa la 313 di Paperino e da primo, ll monegasco finisce 6o.


Resto impietrito.


Negli ultimi giorni ho ascoltato parecchie campane, da Naska (si, proprio il blogger-pilota-gesticolatore seriale) a Felipe Massa, da Toto Wolf a Chris Horner, da Ralph Schumacher a Vandone per non parlare di Thomas Biagi & Co., per arrivare a Matteo Nannini.


E naturalmente, Toto e Chris si danno di gomito nell'assistere al progressivo suicidio (previa evirazione) della macchina più forte del mondiale, e si trincerano dietro ridanciani "Sai ogni tanto si cerca di uscire da un momento di crisi cercando nell'improbabile" (sunto scevro dai sorrisini dei due); dal simpatico (e competente) caravanserraglio della diretta di Biagi

emergono, come sempre, posizioni diverse ma generalmente convergenti verso un j'accuse nei confronti del muretto del cavallino; Ralph (che di Schumacher non ha neanche la stoffa del nipote) spara a zero su Binotto (come se fosse lui a fare le strategie); Naska gesticola mezz'ora per spiegare che, analizzando e considerando tutto ciò che si può vedere pur senza essere all'interno del box, c'è un problema di strategia; per Felipe Massa (che è un gran paraculo e sa parlare in politichese) occorre capire dove sono i problemi ed eliminarli. Ma certamente c'è un problema di strategia. (E quindi indovinate chi farebbe secco Felipao?)


Il succo di tutto questo gran ascoltare si estrinseca in tre considerazioni:


1 - Naska batte Schumacher R. 4-0 in qualsiasi mondo del multiverso. Anzi, torniamo indietro nel tempo e mettiamo Alberto al posto di Ralph sulla Williams che se lo merita di più di quel crucco piega-telai...

2 - I mondiali si vincono anche senza vincere ogni singola gara. Se il fresco della domenica ti ha cambiato le carte in tavola per quanto riguarda le prestazioni della vettura, non è che devi inventarti "Cthulhu" per vincere per forza. Magari Charles non avrebbe vinto, ma con una strategia che non fosse la trasposizione di un romanzo scritto a quattro mani da Lovecraft e Steven King, magari sarebbe arrivato sul podio e si limitavano i danni, sant'iddio!

3 - L'imputato principale è Inaki Rueda.


Peccato che io lo vado dicendo da anni che il responsabile delle strategie in pista della Ferrari non è in grado di intendere e di volere e che il più volte (nei miei "pezzi" ne ho parlato a iosa) ha fatto più danni che malefatte. Lo so, mi ripeto, ma vi giuro che non riesco a farne a ameno. Rueda farebbe bestemmiare Madre Teresa di Calcutta!


Quindi la domanda è la stessa che ho posto nei giorni scorsi su Twitter e Facebook. Chi protegge Rueda?


Arriva in Ferrari nel 2014 insieme al devastante "capochino" Arrivabene. E, dalla sconfitta nella "battaglia" con Mercedes sull'altezza della spalla delle gomme in poi, le vetture del cavallino non hanno più avuto una chance, né con Alonso, né con Vettel, per rimanere agli anni passati.


Nel 2022 Ungheria, Monaco e Silverstone dimostrano che (soprattutto le prime due) il "team strategie" non è in grado di confrontarsi con i rivali di Mercedes e Red Bull. Non è al livello. Neanche di portar loro l'acqua con le orecchie,


E diventa paradossale che i punti persi per i problemi di affidabilità (lo ripeto: NECESSARI in un progetto nuovo di zecca) vadano a incidere meno di quelli strategici dove, invece, l'esperienza ha un peso sostanziale. E di quella ce ne DOVREBBE essere.


A questo proposito vi sblocco un ricordo: l'ing. Rueda comincia con Jordan (Team che conoscevo piuttosto bene e che stava diventando una potenza non trascurabile nel gotha dei team di F1) che poi diventa Midland e fa una brutta fine. Poi va in Renault che poi diventa Lotus (per poi fallire).

Coincidenze?

...


Da quando è in Ferrari, il buon Inaki non ha MAI fatto la differenza, MAI.

E, anzi, a mio avviso ha troppo spesso messo in condizione i piloti di addossarsi delle colpe non loro al 100%: ricordate Leclerc sull'umido in Turchia? E avrei da dire anche sulla botta di Seb alla Sachs ad Hockenheim qualche anno fa quando cominciava a piovere e fu consigliato a restare fuori...


E il suo team? Il team dello spagnolo fondamentalmente raccoglie dati che poi vengono discussi con i piloti per poi trarre le strategie. Negli ultimi Team Radio abbiamo sentito cose parecchio fantasiose tipo "We're on Stragegy E".

"E"???

E su quante cazzo di variabili e variazioni state ragionando? E soprattutto quante opzioni date a piloti che devono pensare a guidare e non, piuttosto, a perdere tempo per capire quale cagata evitare per sperare arrivare al traguardo?


No, ragazzi, non ci siamo. Va fatta cadere la testa di Rueda.

Punto.


Lo ripeto ancora una volta, accusare Binotto NON HA UN senso.

Al Team Principal è richiesto di tirar fuori una macchina competitiva e lui lo ha fatto. Non si occupa di strategie e non ha voce in capitolo nelle direttive che vengono diramate ai piloti (lo ha ammesso lui stesso in una intervista a SKY F1). Semplicemente non è nei suoi compiti.


Non può neanche essere accusato di aver infamato (come qualche esacerbato tifoso ha sostenuto) i suoi tecnici quando dice che, in seguito al cambiamento delle condizioni atmosferiche, hanno perso il bandolo della matassa prestazionale e non hanno più

capito come rimediare. Parla sempre al plurale. Usa il "NOI", nel dirlo, non il "loro".


Cari haters di Binotto siete fuori pista. Probabilmente vi siete fatti fare la strategia da Inaki...


Binotto diventa responsabile SE non compie la mossa che deve nei confronti dello strategy team.


Le conseguenze, ad oggi, sono che:

1 - La miglior macchina del mondiale NON vincerà il mondiale. E con essa il suo pilota di punta.

2 - Come ampiamente previsto, Mercedes si è rifatta sotto e il suo peso andrà dalla parte di Red Bull: più facile che rubi punti al cavallino che al torello.


Vi ricordate quando vi dicevo che dei tedeschi non mi fidavo manco se si facevano esorcizzare la "r" teutonica? Beh, eccoli lì, pronti a mangiarsi il secondo posto. Di tutti e due i titoli.


Torniamo alla gara

Dietro i Top Team s'è vista vita in McLaren, con i nuovi profili del cofano motore che qualcosina sembrano dare in termini di efficienza, effetto Coandă e (forse) riduzione del porpoising. Perez ha capito ancora meglio che lui è la seconda guida (anche

se nel suo contratto non c'è scritto (facepalm)), Ocon ha finito di stracciare i maroni ad Alonso che prenderà il posto di un buon Vettel (qualcosina di nuovo all'ala posteriore anche per la bella Aston Martin).

E per chiudere, una sintesi per descrivere gli altri: Stroll, Gasly, Zhou (con qualche guizzo), Schumacher, Ricciardo, Magnussen, Albon, Latifi e Tsunoda: mediocri.


Normalmente la gara di Hungaroring è noiosetta. Le nuove macchine l'hanno resa divertente. Per carità non abbiamo subìto infarti del miocardio o fibrillazioni delle vibrisse, ma ci siamo divertiti soprattutto fra rettilineo e curva 3. Secondo me, un interventino per aggiungere una staccatona prima del doppio tornante finale (Immaginate una "V" che parte dalla 7, ha il vertice vra la due e la 13 e si ricongiunge al tracciato classico all'altezza della 10)renderebbe il circuito davvero divertente. E le gare molto più combattute.


Vedremo...


Vabbè, si va in vacanza e, finalmente, la prossima settimana potrò ammorbarvi col tanto promesso riassuntone.


Mentre ci accingiamo a gustarci la seconda parte della stagione della MotoGP, per la F1 vi diamo appuntamento a Spa e a un paio di pezzi che abbiamo saltato prima dell'Ungheria.


PS. Sebastian, nun ce lassà! Ti ritiri, l'abbiamo capito, ma non mollare la Formula 1! Che peccato sarebbe! Una vera e propria fuga di cervello. Un tesoro di tecnica, esperienza e neuroni che andrebbe reinvestito nel circus. Magari in Ferrari...

A proposito, CHE NE DIRESTI DI UN POSTO COME RESPONSABILE DELLE STRATEGIE IN PISTA, EH? EH? EH?


That's All, Folks!

A Spa!


LUDD









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