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F1 - Charles & Max, attenti a quei due.

  • Immagine del redattore: LUDD
    LUDD
  • 30 ott 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 20 feb 2020

Facciamo qualche considerazione sulla storia, i punti forti e i punti deboli dei due astri nascenti della F1.





Cosa lega e cosa divide i due giovanissimi fenomeni del Mondiale di F1? Sono gli ambasciatori di una nuova era?

“Max è un talento purissimo, veloce, quasi selvaggio, ha bruciato le tappe e ha accumulato più esperienza di Charles. In verità è stato anche molto aiutato da un team capitanato da qualcuno che ha mediaticamente cavalcato l'onda del "Giovane Fenomeno" ricalcando, per certi versi, l'operazione che fu fatta con Marc Marquez in MotoGP .”


Hanno 22 anni tutti e due. Sono determinati, aggressivi, tecnicamente preparatissimi, meticolosi, fisicamente al top. Ma... Ma uno è bello come il sole, l'altro meno. Non solo. Uno viene un po' comandato (quando ci riescono), l'altro ha uno spirito più indipendente ma con una certa dose di autocontrollo. Uno carica come un toro, l'altro riesce ad usare anche il fioretto. 22 anni sono un'età complicata. In fin dei conti sei da poco uscito dalla pubertà, hai gli ormoni che porti a spasso tutte le mattine insieme ai cani, sirene che richiamano la tua attenzione ogni due minuti, la barba da fare, le ascelle da domare... Devi coltivare le tue passioni e pensare al futuro. Molti a quell'età sono totalmente concentrati nello studio, altri lavorano da un po', altri ancora si barcamenano fra lavoro e impegni universitari. Alcuni devono affrontare responsabilità che non gli dovrebbero competere. Poi ci sono quelli che trovano la propria via in maniera naturale o indirizzati da genitori illuminati. Max e Charles appartengono a quest'ultima categoria. Hanno avuto un sogno e lo hanno realizzato sbarcando in Formula Uno e per di più in due Top Team. Chapeau. Max è un talento purissimo, veloce, quasi selvaggio, ha bruciato le tappe e ha accumulato più esperienza di Charles. In verità è stato anche molto aiutato da un team capitanato da qualcuno che ha mediaticamente cavalcato l'onda del "Giovane Fenomeno" ricalcando, per certi versi, l'operazione che fu fatta con Marc Marquez in MotoGP. Charles arriva in Ferrari alla fine di un percorso più graduale, che ha dato modo ai suoi mèntori di smussare qualche sua spigolosità e aiutarlo non nelle scelte ma nell'indicargli strumenti interpretativi per poter scgliere. Questo si riflette nel loro carattere e nel loro essere piloti. Uno guida sempre come in un videogame, spesso al limite, alle volte eccedendo. L'altro, pur sempre aggressivo come dicevamo all'inizio, fa i suoi errori ma li metabolizza in maniera differente, costruttiva, proattiva. Dubito che Charles avrebbe potuto affermare quanto detto da Max in conferenza stampa ieri in Messico. Una mezza follia come dice Alessandro Secchi, che mette in difficoltà la direzione gara, il team e se' stesso con una bella penalizzazione. Forse Max riuscirà a compiere un salto di qualità mentale nel prossimo futuro. Forse. Ma ho sempre più l'impressione che quello che indicavo scherzosamente come un ragazzo straordinariamente dotato, furbo ma poco intelligente mi stia effettivamente dando ragione. Se mi permettete un paragone, sembra un Alberto Tomba della Formula 1. Solo che in F1 serve più testa che fra i pali dello slalom. In pista, quando gli si chiude la vena, diventa un po' troppo aggressivo e spesso combina o rimane coinvolto in guai evitabili. Fuori assume spesso atteggiamenti da bulletto che una certa vecchia Formula uno non gli avrebbe perdonato trovando un modo "colloquiale" o "agonistico" di metterlo al suo posto. Ricordate Senna col piccolo Shumacher? Fino a questo momento il giovane fenomeno Max è stato un po' coccolato e protetto. L'arrivo del giovane fenomeno Charles fa vacillare la sua posizione e alcuni piccoli privilegi vanno via via sparendo. La storia ci dirà come andrà a finire ma al momento, se dovessi puntare un copeco su un giovane campione, sceglierei il monegasco. Allocandogli una sana pizza sul coppino quando discute troppo sulle indicazioni del muretto.

That's All Folks!

A frappè!

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